Al costo di essere ridondanti, BattiCinque ripete in tutti i suoi eventi quanto sia indispensabile la sensibilizzazione della società. Crediamo infatti che nessuna legge o territorio inclusivo possano essere sufficienti per l’accoglienza se la società non è ben informata.
Fin dal nostro primo anniversario abbiamo scelto il cinema come mezzo di comunicazione principale per la nostra attività di sensibilizzazione. La scelta è ovvia, la sua potenza sta nella capacità di diffondere informazioni ad una pluralità di individui, non a caso questo è il motivo principale per cui nei regimi totalitari e nelle dittature, la censura gioca un ruolo fondamentale.
Ci sono poi due aspetti molti importanti legati a questa scelta, quello culturale: la disabilità nel mondo del cinema si svincola dalla riabilitazione e della assistenza e diventa oggetto di riflessione culturale, e quello didattico: l’utilizzo di un film per parlare di disabilità, può passare attraverso la proiezione di un film realistico, con personaggi disabili protagonisti, o di quello metaforico in cui la diversità viene affrontata attraverso delle rappresentazioni allegoriche e permette così a chiunque di immedesimarsi.
Un messaggio che ci teniamo a comunicare in quelle che sono le nostre scelte cinematografiche è che la diversità diventa tale solo quando si mettono a confronto due caratteristiche, una delle quali scelta arbitrariamente come “normale”. “Diverso”, infatti, può essere considerato chiunque, a seconda di quale sia il metro di paragone denominato normale. Il nostro intento è quello di cercare di far si che la disabilità possa smettere di essere considerata solo in un ambito di diversità, ma essere colta per le sue peculiarità, così come ognuno di noi dovrebbe avere la possibilità di essere accettato per le proprie particolarità.
