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Storia sociale – Vado a tagliare i capelli

Non per tutti i bambini tagliare i capelli è facile: rumori, luci, imprevedibilità degli eventi, persone sconosciute possono mettere in difficoltà chi è particolarmente sensibile.

“Vado a tagliare i capelli” nasce per aiutare i bambini a tranquillizzarsi e a prepararsi ad andare dal parrucchiere a tagliare i capelli.

La storia sociale vuole rendere prevedibili alcuni degli aspetti che andare dal parrucchiere può comportare.

“Vado a tagliare i capelli” è stata realizzata sia in versione femminile che in versione maschile.

Come usare la storia sociale “Vado a tagliare i capelli”

1. Leggi, o guarda il video, assieme al bambino più volte, guardando e indicando insieme le immagini, ma ricordati di non interrompere la lettura per fare commenti, questo creerebbe confusione. Può essere utile scegliere un momento della giornata in cui vi è comodo leggere la storia o guardare il video e creare una routine. Assicurati di leggere la storia in un momento tranquillo, non farlo in un momento difficile o quando il bambino è agitato.
2. Concludete questo momento gratificando il bambino per avere ascoltato la storia e condividete insieme un’attività che a lui piace;
3. Fatelo familiarizzare con forbici o rasoio: osservate insieme questi strumenti, avvicinateli gradualmente alla testa (spento, nel caso del rasoio) senza tagliare i capelli. Cercate di far diminuire gradualmente la paura procedendo a piccoli passi. Rinforzate ogni passo avvenuto con successo attraverso lodi e piccoli premi.
4. Parlate con il parrucchiere in precedenza: spiegategli la situazione e chiedetegli massima collaborazione. Potete anche portare con voi la storia sociale dal parrucchiere o guardare il video sul telefono o sul tablet.

Guarda i video della storia sociale

STORIA SOCIALE PER GENITORI ED EDUCATORI

Ad alcune persone da fastidio andare dal parrucchiere a tagliare i capelli perché:

  • il lavandino in cui il parrucchiere lava i capelli è freddo e scomodo e l’acqua può bagnare le orecchie, il collo e la maglia;
    ci sono tanti rumori: le forbici, il rasoio, il phon, la tv o la musica e altri ancora;
  • la mantellina può stringere o essere molto fastidiosa per il collo;
  • la sensazione del rasoio o delle forbici sui capelli e la cute può essere tanto fastidiosa,
    anche dolorosa;
  • la sensazione dei capelli tagliati che restano sulla pelle del collo, sulla schiena e le braccia può essere tanto fastidiosa, anche dolorosa.

L’esperienza del tagliare i capelli può essere davvero faticosa e stressante per una persona autistica (che sia bambino o adulto).
Se il tuo bambino si lamenta o urla non sta facendo un capriccio, sta manifestando un disagio reale.

Come poterlo aiutare?

  • Offri prevedibilità: l’effetto sorpresa vi può evitare che i bambini si oppongano ad andare dal parrucchiere, ma per il bambino può essere spaventoso e destabilizzante, può acuire l’intensità di una sensazione e di certo farà associare quell’esperienza a qualcosa di negativo, con il risultato che la volta successiva sarà ancora più difficile affrontarla! Preparare il bambino in modo adeguato richiede tempo e fatica, ma lo rende protagonista di quello che gli accade e permette gradualmente di costruire vera autonomia, non è ciò che desideri?
  • Non sminuire le sue sensazioni, ma offri comprensione e conforto nel modo che tuo figlio preferisce: fastidio, stress, disagio e fatica sono reali!
  • Osservalo, ascoltalo, cerca di capire che cosa gli da più fastidio e offri strumenti e strategie che possano ridurre il disagio che prova (es. coprilo molto bene se pensi il fastidio derivi dai capelli tagliati che restano sulla pelle o dall’acqua che bagna i vestiti, cerca un rasoio più silenzioso se credi che il problema possa derivare dai suoni, e così via)
  • Spiega al parrucchiere le necessità di tuo figlio, cerca collaborazione, più teste trovano meglio una soluzione!
  • Abitualo e motivalo! Con il supporto di un professionista si possono sperimentare a casa, in un contesto tranquillo e giocoso, le sensazioni che sono più difficili da tollerare, per permettere al bambino di abituarvisi gradualmente senza troppo stress!
  • Riconosci la sua fatica, il suo impegno e premia la sua collaborazione e il suo sforzo!

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