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Il volontariato fa bene?

Un recente studio, pubblicato sulla rivista JAMA nel maggio 2023 ha analizzato, attraverso questionari rivolti ai genitori, un vasto campione di adolescenti americani (oltre 50000) al fine di rilevare gli effetti del volontariato sui giovanissimi.

Questo studio ha sottolineato come gli adolescenti impegnati in attività di volontariato di vario genere abbiano il 34% di probabilità in più di godere di ottima salute fisica e mentale, il 66% di probabilità in più di sperimentare sentimenti di autorealizzazione, motivazione e connessione con gli altri, rispetto ai loro coetanei non impegnati in tali attività.

Inoltre ha rilevato il 25% in meno di possibilità di sviluppare ansia e disturbi dell’umore.

Tanti studi testimoniano l’effetto positivo che il volontariato ha sugli adulti;  questo nuovo studio si focalizza sugli adolescenti e conferma che anche a 12, 14, 18 anni regalare il proprio tempo fa bene agli altri, ma anche a sé.

Ma perchè il volontariato fa bene ai giovani?

  1. Permette innanzitutto di mettersi in relazione agli altri. Il nostro benessere infatti si basa in gran parte sulla nostra necessità di relazionarci gli uni con gli altri in maniera positiva. Facendo volontariato si incontrano persone, si creano legami e amicizie che possono durare nel tempo.
  2. Aiuta a mettersi in contatto con le proprie emozioni, a riconoscerle e iniziare a gestirle e controllarle, primo passo per sviluppare l’empatia, entrare cioè nella sfera emotiva dell’altro, mettendosi nei suoi panni. Si tratta di un’enorme competenza prosociale, utilissima e fondamentale per ogni tipo di relazione sociale futura.
  3. Contribuisce al benessere mentale, diminuendo lo stress attraverso la meravigliosa sensazione di sentirsi utile, che porta a un senso di autorealizzazione, fiducia in sé e soddisfazione personale.
  4. Si tratta di un’esperienza formativa che, a seconda del tipo di attività svolte, permette di conoscere nuovi aspetti della società, informazioni importanti e utili, specificità pratiche e teoriche della realtà incontrata.
  5. Apre lo sguardo a contesti extrafamiliari, permette di contribuire in maniera diretta alla propria comunità, al proprio territorio, sviluppando senso di responsabilità e di partecipazione alla cittadinanza.
  6. Aiuta l’interiorizzazione di valori e norme morali spendibili poi nel resto della vita, consolida atteggiamenti altruistici.
  7. Aiuta lo sviluppo delle competenze trasversali (o soft skills), abilità fondamentali nel mondo del lavoro e in generale nella vita: problem solving, capacità di ascoltare, di conversare, lavoro di squadra, collaborazione, flessibilità, capacità di adattamento ecc.