BattiCinque propone una storia sociale per preparare bambini e ragazzi alla vaccinazione pediatrica.
Il momento della vaccinazione è per alcuni bambini caratterizzato di ansia e paura: possono averne avuto delle esperienze negative in passato che influenzano le emozioni e l’atteggiamento con il quale si pongono quando si avvicina il momento di ripetere la vaccinazione. Se non ne hanno esperienza o non ne conservano il ricordo, invece, potrebbero provare agitazione e preoccupazione derivante dalla non conoscenza della situazione e delle varie fasi che la vaccinazione comporta.
È utile anticipare bene queste informazioni ai bambini e rassicurarli in proposito, proponendo anche delle indicazioni precise riguardo a come comportarsi. La storia sociale “Faccio il vaccino” racconta con semplicità e chiarezza che cosa i bambini stanno per affrontare e le modalità per vivere al meglio questa esperienza.
Perché usare una storia sociale?
Una storia sociale è una “storia” che racconta attraverso il testo e le illustrazioni una situazione sociale e spiega, in modo semplice e chiaro, come potersi comportare e perché farlo.
È anche un’occasione per parlare insieme di un certo comportamento, associarlo a qualcosa di molto piacevole e, se è possibile, anche per “esercitarsi” a metterlo in pratica.
Questo rende più probabile la riduzione dell’ansia, la collaborazione e l’apprendimento del comportamento descritto.
Come usare la storia sociale “Faccio il vaccino”?
- Leggi, o guarda il video, assieme al bambino più volte, guardando e
indicando insieme le immagini, ma ricordati di non interrompere la lettura
per fare commenti, questo creerebbe confusione.
Può essere utile scegliere un momento della giornata in cui vi è comodo
leggere la storia o guardare il video e creare una routine.
Assicurati di leggere la storia in un momento tranquillo, non farlo in un
momento difficile o quando il bambino è agitato. - Fai familiarizzare il bambino con l’odore dell’alcol, in modo che non sia una
spiacevole sorpresa al momento del prelievo. - Concludete questo momento gratificando il bambino con lodi e
condividendo insieme un’attività che a lui piace molto. - Quando vi recherete a fare il vaccino prevedete in seguito qualcosa che per
il bambino è molto piacevole: qualcosa con cui giocare, qualcosa da fare,
ecc., per festeggiare insieme quanto sia stato coraggioso.
Aggiornamento COVID: per disposizione interna in questo periodo il reparto vaccinazioni dell’Ospedale di Stato di San Marino non sta più dando il dolcetto finale. Viene però consegnato il “diploma di coraggio” a ogni bambino sottoposto a vaccinazione. Vi suggeriamo quindi di esplicitare al vostro bambino questa differenza rispetto alla storia sociale, oppure di portare con voi un dolcetto da consegnargli a fine vaccino.
Versione MINIMA e versione ESTESA...perchè?
La storia sociale “Faccio il vaccino” è stata realizzata in due versioni: La versione estesa, che comprende oltre alle varie fasi della vaccinazione, alcune spiegazioni sul perchè è bene fare il vaccino e cosa succede nel corpo in seguito all’inoculazione. questa versione è stata pensata per bambini più grandicelli o comunque che hanno una buona comprensione del linguaggio verbale e delle spiegazioni in essa contenute. La versione minima è stata realizzata eliminando la parte di spiegazione e lasciando solo la descrizione delle fasi che il bambino si troverà ad affrontare al momento della vaccinazione.
Al momento di scegliere quale versione è più adatta a vostro figlio (o alunno) tenete conto della sua capacità di comprendere il linguaggio verbale, spiegazioni lunghe e complesse, del suo livello di curiosità.
Ad alcuni bambini, infatti, è sufficiente avere una chiara prevedibilità di ciò che sta per succedere, in modo da non venire sopraffatto e reso insicuro da una serie di eventi sconosciuti e sui quali non ha controllo.
Per altri può essere necessario dover spiegare la motivazione: Perchè sono costretto a fare questa cosa che mi risulta così spiacevole e che mi fa paura? Ne vale la pena?
Se siete indecisi su quale versione sia meglio per il bambino, rivolgetevi ai professionisti di riferimento per chiedere il loro parere a riguardo.