Autismo in pillole [#11 – Percezione del pericolo]

Le persone autistiche sperimentano ansia e paura ma, soprattutto i bambini, potrebbero avere un diverso modo di provare la paura e non interpretare come pericolosi alcuni stimoli che invece lo sono. Questo può essere fonte di forte preoccupazione e stress per la famiglia.
Una mamma ci racconta: “un giorno, alcuni anni fa, un’amica è venuta a trovarci, io sono scesa in cortile ad accoglierla, poi guardo in alto e mio figlio stava cercando di scavalcare il terrazzo. Lui è proprio così, ho cercato nel tempo di trasmettergli alcune paure, per esempio per strada, fingo di spaventarmi un po’:<<attento, c’è una macchina!>> in modo da renderlo un po’ più concentrato sul pericolo, altrimenti lui non guarda, attraversa, non ha paura di niente! ”
Un’altra mamma invece ci dice “quando siamo per strada lui si butterebbe nel traffico, sono io che devo tenergli costantemente la mano e dirgli: <<vedi, ci sono le macchine, è pericoloso!>> se fosse per lui attraverserebbe come se niente fosse. In altri due episodi è salito in piedi sul cornicione del terrazzo, era curioso di vedere l’altezza! Anche oggi non ha del tutto il senso del pericolo ma con il tempo le cose sono migliorate, ha imparato che non deve farlo“.

Questo potrebbe rendere necessario intervenire con degli specifici insegnamenti riguardanti la sicurezza, sia a casa, che fuori casa, per strada, su internet, con le altre persone, per aiutare bambini e ragazzi autistici a diventare più autonomi ed evitare di trovarsi in situazioni di pericolo.
Alcuni di loro non percepiscono nemmeno il pericolo di allontanarsi dai genitori, per cui può capitare che si perdano in luoghi non conosciuti. Per questo motivo sono stati pensati dei dispositivi di geolocalizzazione per rendere più facile alle famiglie individuare la posizione dei loro figli qualora si allontanino e non riescano a tornare.