Essere invitati a partecipare a convegni di alto profilo è per noi motivo di grande orgoglio e rappresenta un importante riconoscimento del lavoro che portiamo avanti con continuità e responsabilità. In questi mesi, grazie alle relazioni costruite e coltivate nel tempo, continuiamo a essere coinvolti in contesti di riflessione e confronto di grande qualità, che ci permettono di restare aggiornati, presenti e attivamente impegnati su temi per noi centrali.
Il convegno di marzo “Siblings? Ci siamo!” ha rappresentato un’occasione preziosa di incontro e scambio con professionisti, associazioni e realtà di alto livello, da tempo attive su questi temi. Un momento che ci ha consentito di intrecciare connessioni significative, avviare dialoghi e costruire relazioni che, nel tempo, si sono rivelate fondamentali per essere coinvolti in iniziative di grande valore, alle quali siamo stati invitati a partecipare portando il nostro contributo e il nostro punto di vista.
In questa cornice si inserisce il convegno “Dove inizia la cura”, svoltosi a Milano il 13 dicembre 2025, dedicato al tema della comunicazione della diagnosi di disabilità e al dialogo interdisciplinare tra educazione e medicina. L’evento è stato promosso dal Corso di Specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, in collaborazione con Parent Project aps.


Un convegno ricchissimo di interventi, punti di vista, spunti e riflessioni, da custodire e far sedimentare nel tempo. I contributi proposti hanno restituito la complessità e la delicatezza del momento in cui una diagnosi viene comunicata e condivisa, sottolineando quanto il modo, il tempo e la qualità della comunicazione possano incidere profondamente sul vissuto delle persone e delle famiglie.
All’interno di questo contesto, la Dott.ssa Giorda Saponi e la Dott.ssa Giada Selva, vicepresidente di BattiCinque, hanno portato l’esperienza del progetto “Ci siamo”, dedicato ai fratelli e alle sorelle di persone con disabilità. Attraverso il racconto del lavoro svolto negli incontri, sono stati affrontati temi centrali come la relazione fraterna, il rapporto con i genitori, il progetto di vita e il “dopo di noi”. Nel toccare queste dimensioni è emersa con forza la centralità della comunicazione della diagnosi, confermandone il ruolo cruciale nel percorso di crescita e nel benessere dei siblings. L’ascolto dei vissuti raccolti ha evidenziato come il bisogno di chiarezza sia particolarmente intenso nei primi momenti di confronto con la disabilità e, se non adeguatamente accolto, possa rimanere presente nel tempo, influenzando i successivi processi di comprensione ed elaborazione.
Concludiamo con le parole della Dott.ssa Giorda Saponi, che ben sintetizzano il senso profondo di questi incontri e del cammino condiviso:
La cura inizia anche dalle parole.
Da come scegliamo di dirle, da come restiamo accanto mentre vengono ascoltate, dal tempo che dedichiamo per comunicarle.
Dal modo in cui una diagnosi di disabilità viene detta, condivisa, accompagnata.
Una comunicazione questa, che implica cura e sostegno verso tutti i componenti della famiglia soprattutto da parte delle figure professionali.
Prendersi il tempo di ascoltare, spiegare con trasparenza e rispettare i tempi di ciascun membro della famiglia non è solo informare: è creare uno spazio in cui sentirsi compresi, accolti e supportati, dove ogni emozione ha valore.
Accogliere e condividere con cura significa coltivare il benessere, le relazioni e il percorso di vita di tutta la famiglia.

