APPLICAZIONE BATTICINQUE

L’Applicazione BattiCinque è uno strumento pensato per favorire la comunicazione e l’interazione sociale di persone nella condizione dello spettro autistico e più in generale di bambini e ragazzi non vocali che utilizzano per comunicare un sistema di segni personalizzato.

Vuole anche essere un aiuto per insegnanti ed educatori, per agevolare l’inclusione soprattutto nelle scuole medie e superiori; un aiuto consono al tempo presente che va al tempo di “app” e al quale devono adeguarsi anche le associazioni e le scuole.
L’Applicazione è suddivisa in due parti: una generale, alla quale chiunque può accedere, che contiene informazioni sull’Associazione BattiCinque, sugli eventi, le iniziative e i progetti che sono stati realizzati in passato e che sono attualmente in realizzazione.
La seconda parte è personale, dedicata al singolo bambino/ragazzo che ne ha fatto richiesta, ed è accessibile tramite codice unico, consegnato a familiari, amici e compagni, che permette loro di accedere ai contenuti riservati. Tali contenuti sono totalmente personalizzabili e possono includere informazioni sui gusti del bambino, sulle sue caratteristiche personali e i suoi bisogni. Inoltre è possibile aggiungere i video che mostrano i segni utilizzati dal bambino per comunicare, suddivisi per categoria e facilmente accessibili anche tramite una casella di ricerca libera. Ogni utente può salvare nella sezione Preferiti, i segni e i video che utilizza più frequentemente con il bambino per velocizzarne la consultazione. Esiste anche la possibilità di inserire dei contenuti riservati solo ad una parte dei visitatori, per esempio informazioni delicate accessibili solo agli adulti e non ai bambini.
La famiglia che desideri avvalersi del dispositivo potrà farne richiesta gratuitamente all’Associazione che si occuperà di inserire i dati e le informazioni necessarie alla sezione dell’applicazione dedicata al bambino.

Guarda la puntata di Khorakhanè dedicata all’Applicazione

Approfondimento: Come nasce l'applicazione

L’applicazione Batticinque nasce come evoluzione tecnologica di una serie di strumenti pensati in ambiente educativo per facilitare l’interazione di (e con) bambini non vocali, che utilizzano un sistema di comunicazione basato su segni, i quali per qualsiasi ragione non siano quelli già codificati della LIS.

La Lingua dei segni italiana, infatti, è una vera e propria lingua (e riconosciuta come tale dal Consiglio Grande e Generale nel Febbraio 2019, grazie ad un’Istanza d’Arengo, con un sistema complesso di segni codificati e un dizionario ricco e preciso. Tuttavia non tutti i bambini riescono ad imparare la LIS e tutti i suoi segni, per esempio a causa di una limitata abilità nella motricità delle dita delle mani, che non permette di poter configurare correttamente tutte le parole e i concetti necessari. Per questa ragione, talvolta, pur di sfruttare le grandi potenzialità comunicative date dai segni e dalla gestualità, ai bambini non vocali vengono insegnati alcuni segni non appartenenti alla LIS, ma adattati alle capacità finomotorie e alle necessità individuali e personali del bambino. In questo modo il soggetto può comunque appropriarsi di alcune parole, comprendere il loro significato e le può utilizzare per richiedere o comunicare le sue necessità, i suoi desideri o le sue riflessioni.

Trattandosi però di segni non convenzionali ma personalizzati, si crea la necessità di rendere partecipe di essi una molteplicità di figure (compagni, insegnanti, educatori, amici, familiari, vicini di casa) cioè tutti coloro con i quali il bambino può avere la necessità o anche solo il piacere di comunicare.

Inizialmente sono stati quindi pensati degli strumenti cartacei, che mostrassero visivamente il significato dei segni del bambino.

In ambiente scolastico sono stati appesi alle pareti dei cartelloni che mostrano, attraverso delle fotografie, la configurazione delle mani per ogni segno e che potevano essere consultati dagli insegnanti e dai compagni in qualsiasi momento.

Un avanzamento del concetto di diffusione dei segni rappresentato dai cartelloni, è stata la realizzazione di piccoli “dizionari dei segni” costituiti da schede cartacee inserite in un portabiglietti da visita, che accostano la fotografia del segno all’immagine dell’oggetto al quale il segno si riferisce. In questo modo i segni possono essere consultati in ogni luogo, non più solo sulle pareti scolastiche, inoltre le schede possono essere rimosse dal portabiglietti, modificate e ri-aggiunte, scambiate di posto, in modo da mantenere un ordine chiaro (che può essere un ordine alfabetico ma anche per gruppi concettuali, a seconda delle necessità del bambino e della sua cerchia di persone).

Entrambi questi strumenti sono molto utili, soprattutto nei primi periodi in cui il bambino conosce un numero piuttosto limitato di segni e che quindi sono facili da tenere aggiornati e consultati in modo visivo.

Essi però mostrano alcuni limiti, come l’ovvia immobilità delle fotografie, che mostrano sì la posizione delle mani durante il segno, ma non il movimento, che è una componente fondamentale del segno comunicativo, inoltre quando il numero di parole comincia ad essere importante, diventa difficile aggiungerle tutte a supporti di tipo cartaceo, mantenendole facili da consultare.

Attraverso un’evoluzione, quindi, di molteplici strumenti realizzati, si è pensato di sfruttare un supporto ormai utilizzato da tutti: adulti, anziani, bambini e ragazzi: lo smartphone.

Ecco che si è fatta strada l’idea di un’applicazione che potesse mostrare attraverso dei video (comprendendo così l’aspetto precedentemente trascurato del movimento) tutti i segni del bambino. La realizzazione di questa applicazione è potuta avvenire grazie all’appoggio dei professionisti di Kreosoft, un’azienda sammarinese che ha deciso di appoggiare la nostra idea e di rendere concreto il progetto.